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🗣️ Riabilitazione Logopedica Post-Ictus

  • mariarosariapagano
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

L’ictus può compromettere in modo importante la capacità di parlare, comprendere, deglutire o comunicare in modo efficace. In questi casi, la riabilitazione logopedica gioca un ruolo chiave nel percorso di recupero, restituendo al paziente non solo le parole, ma anche fiducia, autonomia e qualità della vita.


Cosa può causare l’ictus a livello comunicativo?


A seconda dell’area cerebrale colpita, l’ictus può provocare:

• Afasia: difficoltà a comprendere o produrre il linguaggio.

• Disartria: difficoltà nell’articolazione dei suoni, spesso dovuta a debolezza o scarsa coordinazione dei muscoli facciali.

• Disfagia: difficoltà nella deglutizione, che può interferire con l’alimentazione e la sicurezza del paziente.

• Disturbi cognitivi-linguistici: problemi di attenzione, memoria, comprensione e organizzazione del pensiero che influenzano la comunicazione.

Queste condizioni non sono solo limitazioni funzionali, ma possono influenzare profondamente la qualità della vita, le relazioni sociali e l’autonomia del paziente.


Il ruolo del logopedista


Dopo un’attenta valutazione delle funzioni comunicative e orali, il logopedista definisce un programma riabilitativo personalizzato. Gli obiettivi possono includere:


✅ Stimolare il linguaggio orale e/o scritto

✅ Lavorare sulla comprensione e sull’espressione

✅ Migliorare l’articolazione della parola e la fluenza

✅ Trattare la disfagia e garantire una deglutizione sicura

✅ Rafforzare le abilità cognitive legate alla comunicazione

✅ Coinvolgere familiari e caregiver nel processo di supporto quotidiano


Il percorso riabilitativo si fonda su approcci basati sull’evidenza, come indicato nelle linee guida internazionali per la gestione post-ictus (ad esempio Royal College of Physicians Stroke Guidelines e AHA/ASA Guidelines for Adult Stroke Rehabilitation), nonché nelle raccomandazioni del Piano Nazionale Esiti e delle Linee guida italiane sulla riabilitazione (Ministero della Salute, 2019).


Quando iniziare la logopedia?


Il prima possibile, compatibilmente con le condizioni cliniche del paziente. Gli studi evidenziano come l’intervento precoce, idealmente entro le prime settimane dall’evento, possa favorire una maggiore plasticità cerebrale e migliorare significativamente l’esito riabilitativo (Stroke Recovery and Rehabilitation Roundtable, 2017).


Un percorso personalizzato


La logopedia non è una terapia standardizzata, ma costruita attorno alla persona. Ogni intervento è calibrato su bisogni, potenzialità e obiettivi specifici. Il trattamento può continuare anche nel lungo periodo, in ambito ambulatoriale, domiciliare o attraverso la teleriabilitazione.


Il valore dell’ascolto


Il logopedista non lavora solo sul linguaggio, ma sulla persona nella sua interezza: identità, emozioni, relazioni. Ritrovare la capacità di comunicare, esprimersi o deglutire in sicurezza significa ritrovare sé stessi, riprendere spazio nella vita quotidiana e nella propria storia.



📚 Riferimenti utili:

• Linee guida italiane sulla riabilitazione (Ministero della Salute, 2019)

• AHA/ASA Stroke Rehabilitation Guidelines (2023)

• Royal College of Physicians - National Clinical Guidelines for Stroke (2023)

• Stroke Recovery and Rehabilitation Roundtable (SRRR) Recommendations (2017)

• Linee guida FLI – Federazione Logopedisti Italiani

 
 
 

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