DSA: facciamo chiarezza!
- mariarosariapagano
- 12 gen
- Tempo di lettura: 4 min

Disturbi Specifici di Apprendimento: Cosa Sono e Cosa Non Sono
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) rappresentano un gruppo eterogeneo di difficoltà che riguardano l'acquisizione e l'uso di abilità scolastiche specifiche. Questi disturbi sono ampiamente riconosciuti nella letteratura scientifica come condizioni neurobiologiche, che influiscono sulla capacità di una persona di acquisire, elaborare e utilizzare informazioni in modo adeguato rispetto alle aspettative scolastiche per la sua età, le sue capacità cognitive e il suo ambiente culturale. Nonostante la crescente consapevolezza riguardo ai DSA, permangono molte incomprensioni, sia in ambito educativo che sociale, circa la loro natura e il loro impatto.
Cosa Sono i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
Secondo la definizione della DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione) e le linee guida dell'ICD-11(Classificazione Internazionale delle Malattie), i Disturbi Specifici di Apprendimento sono difficoltà persistenti e specifiche nel dominio dell'acquisizione di abilità scolastiche fondamentali, come la lettura (dislessia), la scrittura (disgrafia) e il calcolo (discalculia). Questi disturbi sono caratterizzati da una discrepanza significativa tra il livello di abilità atteso in relazione all'età del bambino e le sue reali prestazioni.
Le Caratteristiche Fondamentali dei DSA
1. Neurobiologia: I DSA sono considerati condizioni neurobiologiche. Gli studi neuroimaging e genetici hanno rivelato che queste difficoltà sono associate a un funzionamento atipico in specifiche aree cerebrali coinvolte nel linguaggio, nella lettura, nella scrittura e nel calcolo (Ferrer et al., 2015). In particolare, è stata identificata un'alterazione delle connessioni tra le aree occipito-temporali, parietali e frontali del cervello, che sono coinvolte nelle funzioni linguistiche e cognitive.
2. Persistenza: I DSA non sono condizioni transitorie che si risolvono con il tempo, ma tendono a persistere nel tempo, anche se la gravità del disturbo può variare con l'età. Gli individui con DSA possono avere successo in ambito scolastico o professionale grazie a interventi mirati, ma la difficoltà iniziale può continuare a manifestarsi durante tutta la vita (Snowling, 2000).
3. Discrepanza tra capacità intellettive e performance scolastiche: Una delle caratteristiche distintive dei DSA è che la difficoltà si manifesta in assenza di una deficienza cognitiva globale. In altre parole, i bambini con DSA, pur avendo un'intelligenza normale o superiore alla media, non raggiungono il livello atteso di competenza in specifiche aree scolastiche, come la lettura, la scrittura e il calcolo.
Cosa Non Sono i Disturbi Specifici di Apprendimento
Molto spesso, i DSA vengono confusi con altre condizioni o fenomeni che non rientrano nella loro definizione. È fondamentale fare chiarezza su cosa i DSA non siano per evitare diagnosi errate e approcci educativi inappropriati.
1. Non sono una conseguenza di una bassa intelligenza: I DSA non sono legati a una riduzione generale delle capacità cognitive. È importante sottolineare che i bambini con DSA, sebbene possano avere difficoltà in ambito scolastico, solitamente mostrano abilità intellettive nel range medio o superiore alla media (Pennington, 2006).
2. Non sono il risultato di un ambiente educativo inadeguato: Sebbene l'ambiente di apprendimento possa influenzare lo sviluppo delle abilità, i DSA sono condizionati da fattori neurobiologici. Un ambiente scolastico scarsamente stimolante o una cattiva metodologia didattica non sono la causa dei DSA, anche se possono aggravare la condizione in assenza di un adeguato supporto (Lyon et al., 2003).
3. Non sono collegati a disturbi emotivi o comportamentali: I DSA non devono essere confusi con disturbi emotivi o comportamentali. Sebbene un bambino con DSA possa manifestare frustrazione, ansia o disinteresse scolastico a causa delle difficoltà incontrate, queste reazioni emotive non sono la causa primaria del disturbo. È importante riconoscere che il disturbo riguarda principalmente abilità cognitive specifiche e non una disfunzione emotiva o psicologica (Smith et al., 2005).
4. Non sono causati da un deficit uditivo o visivo: Sebbene i disturbi di percezione sensoriale possano influire sull'apprendimento, i DSA non sono legati a problemi uditivi o visivi. Una diagnosi di DSA deve escludere altre possibili cause, come problemi di vista o udito, che possono compromettere l'apprendimento.
5. Non sono legati a un comportamento pigro o disinteressato: I bambini con DSA non sono "lenti" o "poco motivati". Al contrario, essi sono spesso molto motivati a imparare, ma incontrano ostacoli significativi a causa della natura neurobiologica del disturbo (Bashir et al., 2011). È fondamentale che gli insegnanti e i genitori non attribuiscano questi problemi a un comportamento volitivo, ma comprendano le difficoltà reali che l'individuo affronta.
I principali disturbi specifici di apprendimento sono:
1. Dislessia: Si manifesta con difficoltà nel decodificare i suoni delle parole e nel riconoscere correttamente le lettere. I bambini con dislessia incontrano difficoltà nella lettura fluente e precisa, sebbene non abbiano un deficit cognitivo globale (Shaywitz, 2003).
2. Disgrafia: Riguarda le difficoltà nella scrittura, sia dal punto di vista della motricità fine (difficoltà a tenere la penna o scrivere in modo leggibile) sia in termini di ortografia e strutturazione del testo.
3. Discalculia: È caratterizzata da difficoltà nel comprendere e manipolare concetti numerici, come il calcolo mentale e la memorizzazione delle operazioni matematiche.
4. Disortografia: Si riferisce a difficoltà nell'uso corretto dell'ortografia, nella scrittura di parole correttamente e nell'applicazione delle regole grammaticali.
Conclusioni
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono disturbi neurologici che influiscono sull'acquisizione di competenze scolastiche specifiche, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Non sono legati a deficit cognitivi generali, né sono il risultato di un ambiente educativo inadeguato o di un comportamento pigro. La comprensione accurata di cosa sono e cosa non sono i DSA è cruciale per garantire diagnosi corrette, interventi adeguati e, soprattutto, per prevenire incomprensioni e stigmatizzazioni che potrebbero ostacolare l'inclusione e il successo di questi individui. La ricerca scientifica continua a esplorare le cause neurobiologiche e genetiche dei DSA, con l'obiettivo di migliorare la diagnosi precoce e gli interventi terapeutici, affinché tutti i bambini possano raggiungere il loro pieno potenziale.
Riferimenti bibliografici
- Bashir, A., K. A. Dufresne, et al. (2011). *Learning Disabilities: A Handbook for Teachers*. New York: Wiley.
- Ferrer, E., M. R. Shaywitz, et al. (2015). "Neurobiological mechanisms of reading disorders: An overview of the literature." *Journal of Learning Disabilities*, 48(4): 369-388.
- Lyon, G. R., R. Shaywitz, et al. (2003). *Reading and Its Disorders: From Basic Research to Educational Intervention*. Cambridge: MIT Press.
- Pennington, B. F. (2006). *Diagnosing Learning Disorders: A Neuropsychological Framework*. New York: Guilford Press.
- Shaywitz, S. E. (2003). *Overcoming Dyslexia: A New and Complete Science-Based Program for Reading Problems at Any Level*. New York: Alfred A. Knopf.
- Snowling, M. (2000). *Dyslexia*. London: Blackwell.
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