La favola dei bambini "pigri"
- mariarosariapagano
- 12 gen
- Tempo di lettura: 1 min

Non esistono bambini pigri, ma bambini poco abili. Non esiste infatti bambino che non sia geneticamente determinato a comunicare, a nutrirsi, a conquistare una autonomia motoria. Non si tratta di volontà ma di predisposizione biologica della nostra specie.
Quindi il bambino che non riesce a comunicare, che non acquisisce abilità deglutitorie con la maturazione dell'apparato stomatognatico, non è pigro ma è inabile. In altre parole non è competente e si astiene dal fare ma sta facendo ciò che è in grado di fare, come sa fare al meglio delle proprie possibilità.
Nè la colpevolizzazione, nè l'attesa, nè tanto meno l'iperprotezione possono valere come pratiche di aiuto ma il modellamento domestico, la diagnosi precoce e l'invio nei tempi opportuni in terapia logopedica.
Infatti è bene ricordare che la logopedia è spesso associata all'apprendimento del linguaggio, ma in realtà si occupa di una vasta gamma di funzioni legate alle funzioni orali, tra cui la respirazione, la deglutizione e la masticazione. Queste abilità sono strettamente correlate al controllo dei muscoli orali e alla coordinazione delle diverse fasi del processo di alimentazione.
In questa prospettiva:
non ci si proietta più in un futuro nel quale le abilità compariranno semplicemnete aspettando
non si colpevolizza (anche solo inconsciamente il bambino)
ci si attiva con professionisti (aggiornati!) per rieducare quella specifica abilità deficitaria.
Se hai dubbi, non esitare a contattarmi!
Comments